Primarie a Milano. La Bulgaria sta con Boeri. L’endorsement del giorno – 57

Милано вика София

I giornali di questi giorni si diffondono in dettagliati elenchi.
I partiti stanno con Boeri, la società civile con Onida; un altro po’ di partiti e un altro po’ di società civile con Pisapia. Un prete a Boeri e l’altro a Pisapia; i cattolici con Onida. Un magistrato di Mani Pulite a Pisapia, l’altro a Onida; la presidente del tribunale a Boeri. L’architetto entusiasma un altro architetto, il fotografo, il designer e il pianista. Il premio Nobel è contro Boeri, il quotidiano on-line contro Onida, il consigliere comunale contro tutti. Il filosofo cerca il centro.

E la Bulgaria? Che fa la Bulgaria?
Se ne facciano una ragione l’avvocato e il costituzionalista, ma a Sofia piace l’architetto, come si legge sul sito capital.bg. Grazie ai nostri potenti mezzi siamo in grado di tradurre un passo saliente dell’intervista rilasciata dall’architetto:

Dimentica che il postmodernismo, si conquistò la città. Queste facciate vetrate terribile con grave arredamento post-moderno non legate alla sua storia e il patrimonio. Risparmi ed edifici trasformazione era comunista come tutti gli altri. Non tentare di negare e cancellare la storia della città. La città ha bisogno di essere modificate senza strofinato il suo passato. In caso contrario sarà abitata dagli spiriti. L’attenzione ora si libra lo spirito del mausoleo …


Compagni, spaghetti e candidati: Una notte democratica a Milano

Dopo un po’ la base sbotta. Lo scrittore spiega che dobbiamo emozionare, dobbiamo andare nei quartieri, a parlare con la sciura maria e il sciur oreste. Che non lo facciamo più e lo fa solo la Lega. A quel punto la coordinatrice del Pd della Zona 9 di Milano non si tiene più. Noi ci andiamo nei quartieri, stiamo ai banchetti, parliamo con le sciure. Tutti i giorni, dice. Gianni Biondillo sembra voler rispondere: Guardi che non ce l’avevo con lei. Ma lei rincara la dose: e basta con questa favola che la base è una cosa e i dirigenti sono un’altra, noi i nostri dirigenti ce li siamo scelti con le primarie, continua. Il pubblico applaude convinto la militante, freddo verso lo scrittore.

E’ successo ieri sera alla Notte Democratica, incontro convocata in vista delle elezioni comunali del 2011 da Pippo Civati e Carlo Monguzzi al circolo Pd di Affori “Gino Giugni”, vecchia sede Pci, sedie in ferro blu, zanzare assassine e cucina da festa dell’Unità. (Un centinaio i presenti secondo Repubblica, quando sono arrivato ce n’erano un po’ meno). Monguzzi chiama tutti «Compagne e compagni», qui nessuno si offende. I fioroniani non si spingono ad Affori. La discussione è andata avanti fino a mezzanotte circa. E’ passato per un saluto anche Giuliano Pisapia, il candidato alle primarie della sinistra radicale. I democratici presenti lo hanno accolto bene. Tutti a fargli i complimenti. «Pisapia è un ottimo candidato», «una persona per bene», «bravo», «capace». L’avvocato poi ricambia lodando la pasta preparata dai compagni e dicendo che lui vuole parlare con tutti, unire e non dividere. Davide Corritore sta seduto in un angolo alle sue spalle, si sventaglia con un piatto di plastica.

Tra i più applauditi del dopocena c’è il segretario provinciale Roberto Cornelli, il sindaco di Cormano, non molto distante da Affori. Risveglia l’orgoglio democratico. Promette che le primarie si faranno. Soddisfazione generale. Chi sarà il candidato Pd? Su questo Cornelli non dà lumi.

Poi tocca al consigliere comunale Corritore. Illustra le iniziative del laboratorio coordinato da lui: Change Milano. Tutte proposte fighissime: banda larga, nuova finanza civica, rete civica alimentare, un agenzia di microcredito per i giovani. La domanda è: ma questo splendido programma di chi è? Un regalo del Pd a Pisapia? Sarà Corritore stesso a candidarsi? Non si capisce. Il consigliere comunale dice che quest’occasione per il centrosinistra milanese è «come il rigore per il Ghana all’ultimo minuto. Il riscatto per un intero continente». Qualcuno fa gli scongiuri: il turno poi lo hanno passato gli uruguayani.

A proposito di penalties, intervengono pure i ragazzi di 11 metri (qui la descrizione dell’associazione). Una ragazza dice che «Ieri da Pisapia si respirava l’aria che c’era nella mozione Marino». Ora è Civati, memore del 13% raccolto dalla mozione di  cui faceva parte, a fare gli scongiuri. Ad inizio sera Biondillo gli dice «Tu sei un cazzo di milanese, altro che cityuser». Lui nicchia, l’obiettivo stasera era chiedere le Primarie, ha proposto anche una data: «10-10-10». A ottobre mancano meno di tre mesi, la calda notte democratica del 13 luglio si chiude con le conclusioni di Monguzzi e l’evocazione di una spaghettata.


Milano 2011: Per trovare l’anti-Moratti un Pd «virale e multicanale»

Il logo dell'iniziativa

Nel 2011 si vota per il sindaco di Milano. A destra sembra probabile una conferma della Moratti, a sinistra dai vendoliani prende quota la candidatura dell’avvocato Giuliano Pisapia. E il Pd che fa? Lancia Change Milano. Si chiama così l’iniziativa che «apre il percorso verso le elezioni comunali del 2011». L’obiettivo è trovare un candidato e scrivere un programma. Come? Con «Un laboratorio di innovazione civica e politica nelle scelte di governo da proporre per la sfida elettorale». Lo coordina il consigliere comunale Davide Corritore, 52 anni.

Così gli organizzatori descrivono Change Milano:

Il laboratorio presenterà periodicamente idee e progetti per migliorare la vita dei Milanesi e il governo della città. Ogni proposta verrà elaborata attingendo dalle ‘best practices’ realizzate da municipalità europee e italiane, nonché interagendo con il gruppo consiliare e con le competenze professionali disponibili a studiare per Milano soluzioni di governo evolute, efficaci e sostenibili. Entro la prima metà di giugno Change Milano presenta la prima iniziativa sulle nuove modalità di investimento municipale e di accesso alle risorse finanziarie civiche, tema sul quale è in corso di definizione una soluzione elaborata da un network di specialisti.

Il Wind of change degli Scorpions partito con Bersani dal PdOpen (l’assemblea nazionale) dev’essere arrivato anche a Milano. E se Veltroni non c’è più, il vezzo degli americanismi rimane. Nel reperire i fondi si seguirà un metodo à la Obama:

Ogni progetto verrà diffuso pubblicamente con modalità virali e multicanale (con ampio ricorso al web e ai social network) con l’obiettivo di raccogliere suggerimenti e integrazioni utili a completare i contenuti che verranno proposti ai cittadini milanesi per la sfida del 2011. L’operatività di Change Milano , finanziata con un’attività ad hoc di fund raising, si avvale di una vasta rete di contributori milanesi residenti in città e in capitali europee.

Il Pd promette di consultare Internet ma di non dimenticare i 45 circoli cittadini: saranno coordinati da Francesco Laforgia, 32 anni, neoeletto segretario cittadino.
Il primo appuntamento tra un paio di settimane con il progetto per reperire nuove risorse finanziarie per il comune. Ad ottobre le primarie. Forse. Contro Pisapia? Chissà. Per il nome del candidato, please wait.